30.10.11

le ricette di Halloween

Più che Halloween festeggerei... la zucca!!!



risotto alla zucca con olio e semi di zucca


Amo la zucca e la utilizzo per tantissimi piatti sia salati che dolci.
La zucca si sposa benissimo con la carne e con il pesce ma anche con le altre verdure (finocchi e sedano rapa) , con le spezie (curcuma, cumino indiano, zafferano, semi di mostarda, chiodi di garofano, cannella, ginger, macis e noce moscata, peperoncino) e con i formaggi (parmigiano, pecorino, ricotta, taleggio, provola, gorgonzola e yogurt)

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lasagne verdi con zucca e provola affumicata


Tagliate la zucca a pezzi e fatela stufare in una padella con l'olio ex-v, l'aglio e un po' di peperoncino.
A fine cottura schiacciatene i 2/3 con una forchetta.
Per la besciamella scaldate il burro in una pentola, aggiungete la farina, il sale e la noce moscata. Lasciate cuocere per uno o due minuti poi pian piano aggiungete il latte tiepido e portate a bollore. Tagliate la provola a pezzetti e grattugiate parmigiano e romano.

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strascinate di grano arso con zucca, pecorino e peperoncino


Quest’estate ho continuato la ricerca di prodotti tipici ma soprattutto antichi.
La scoperta più sorprendente è stata la farina di grano arso con cui in Puglia si producono varie cose tra cui la pasta.
La farina di grano arso è prodotta dalla macinatura di grano tostato e si usa in rapporto di 1 a 3 miscelata alla farina di grano duro.
La pasta prodotta con questa farina ha un sapore e un aroma molto intenso che ricorda la crosta del pane.
Per la pasta ho seguito la ricetta dei cavatelli di Angela di Sapore dei Sassi, per il condimento invece occorrono:

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7.10.11

ES 2009 di Gianfranco Fino, tra i "FANTASTICI 4" vini d'Italia



Oggi c’è un motivo in più per essere orgoglioso di aver umilmente chiesto a Gianfranco Fino di poter inserire il logo della sua azienda vinicola sul mio sito.
ES 2009 di Gianfranco Fino è stato giudicato uno dei FANTASTICI 4 vini d’Italia!!!
La notizia mi ha reso immensamente felice perché è la giusta riconoscenza a Gianfranco e Simona Fino che svolgono il proprio lavoro con passione, amore e dedizione totale.

da: www.winenews.it
da: www.winenews.it  del 14 ottobre 2011
da: www.corrieredelgiorno.com







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5.10.11

Les Macarons de Bernard!


Non si può essere a Parigi senza rimanere affascinati dai macarons!
Ho sempre pensato che questi dolcetti, dai colori sgargianti, fossero qualcosa di estremamente stucchevole e dall’aspetto decisamente kitsch!
La loro forma rotonda e perfetta continuava, contemporaneamente, ad attrarmi e ad infastidirmi facendomi pensare più ad un oggetto di design che ad un qualcosa il cui sapore potesse suscitare un’emozione che andasse al di là di quella visiva.
Io che amo le cose assolutamente non perfette, che trovo inutile qualsiasi forma di decorazione, che non credo che l’occhio voglia la sua parte, mi sentivo attratto da quell’oggetto perfetto ed il motivo della mia attrazione era fondamentalmente mirato a verificare se, eliminato tutto il superfluo restasse qualcosa che avesse senso!



















Non ricordo come, sono capitato sul sito “La cuisine de Bernard”.
Sul sito ho letto che Bernard dava corsi di macarons, ed ho prenotato al volo.
Così ho conosciuto Bernard, maestro disponibile, competente e generoso al punto tale da non esitare a mettere a disposizione dei suoi allievi tutti “i segreti” delle sue ricette.
La sorpresa più grande è stata scoprire che Bernard, salvo alcuni casi, non adopera colorante così i gusci dei suoi macarons sono nature e ciò che li distingue è la farcia interna, proprio come io li avevo immaginati!

















Eseguire la ricetta, con la supervisione di Bernard, è stato molto più semplice di quanto avessi immaginato e la soddisfazione finale è stata enorme.
Merci Bernard et à bientôt!!!

Parigi, 18 settebre 2011

18.7.11

Piatto unico completo

Mi capita sempre più spesso di costatare che quasi più nessuno (me compreso) mangia un pasto completo e cioè composto da antipasto, primo, secondo e dessert.
Generalmente all’antipasto non si rinuncia mai soprattutto perché è una porzione piccola e poi perché introduce al piatto che seguirà.
Ma ormai sempre più persone scelgono una sola pietanza tra il primo (ricco di carboidrati) e un secondo altamente proteico rischiando però con il tempo di creare dei disequilibri perché ci si sazia subito con la prima portata e si finisce con il rinunciare ad una seconda mangiando così sempre le stesse cose.
Una sana alternativa è quella di preferire un piatto unico e per piatto unico non intendo assolutamente una porzione di lasagna, o un piatto di pasta e legumi secchi ma un piatto completo che garantisca un apporto bilanciato di carboidrati, proteine animali, proteine vegetali e vitamine.
Questo piatto unico ricorda un po’ la tradizione gastronomica indiana, il tajine marocchino o, in piccolo, il mezzé libanese ma è composto in gran parte da prodotti e ricette siciliane!
(unico straniero è il riso basmati che può essere sostituito da un qualsiasi altro riso)
La mia non è una scelta esterofila ma una semplice passione per il gusto.
Non preferisco saziare la mia fame con una porzione di lasagna che ha lo stesso sapore dal primo all’ultimo boccone, ma amo viaggiare attraverso un numero infinito di diverse possibilità di sapori che possono nascere nel mio palato gustando un piatto come quello della foto.


Petto di pollo all’arancia
Basmati con zafferano, pinoli ed uvetta
Caponata di verdure al forno con prezzemolo, menta e basilico

Ogni elemento di questo piatto ha un sapore forte, deciso e distinto.
Se lo servite così come appare nella foto (cioè senza mischiare le tre preparazioni) e se alla caponata aggiungete le erbe aromatiche solo a fine cottura e quando questa sarà fredda, allora ogni boccone avrà un sapore diverso da quello precedente!

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5.6.11

VANESSA BEECROFT VB70

VB70 - VB Marmi, Milano
VB66 - VB67, Napoli

Performers Lunch at Lia Rumma Gallery Milan: le immagini

VB70 a Milano / Vogue.it: il video


 
Opening: 7 giugno 2011
h 18.00 - h 20.30
VB70 performance – VB MARMI mostra
Galleria Lia Rumma, Via Stilicone 19 – 20154
Milano

Opening: 9 giugno 2011
h 19.00
VB66 – VB67
Galleria Lia Rumma, Via V. Gaetani 12 – 80121
Napoli



Vanessa Beecroft sarà protagonista di una doppia personale nelle sedi della Galleria Lia Rumma di Milano e Napoli.
Lo spazio milanese di Via Stilicone ospiterà due eventi: VB70 e VB MARMI.
Al piano terra della galleria, in occasione dell’opening, si svolgerà la performance VB70. Una decina di modelle nude, statue-corpo dai movimenti parcellizzati e lentissimi, saranno in scena tra basi di marmo, blocchi di pietra grezza e sculture inedite raffiguranti corpi femminili per formare un unico, suggestivo, gruppo scultoreo.
Il rapporto tra la transitorietà del tempo, calibrato ma fugace, dell’azione performativa e la levigata immobilità delle sculture è il filo rosso che percorre, del resto, gli ultimi eventi creati da Vanessa Beecroft.
Una svolta del tutto coerente con i progetti precedenti, che ha avuto inizio nel 2008, quando nell’abside della chiesa palermitana dello Spasimo, 27 modelle ricoperte di bianco si confondevano con 13 sculture in gesso dando vita a un tableau vivant ricco di algido pathos.
Proseguita nei successivi lavori con la consueta attenzione per il dato formale, la svolta testimonia una nuova modulazione del rapporto con la storia dell’arte e il suo infinito bagaglio di suggestioni.
Ma quella della Beecroft resta anche un’indagine acuta sul corpo, la bellezza e l’identità femminile. Le tentazioni celebrative o di retorica monumentalità che si annidano nella preziosità dei materiali scelti, sono corrose dalla parzialità dolorosa dei frammenti, dal montaggio quasi come un collage dei vari inserti marmorei, dall’adagiarsi, elegante quanto instabile, delle sculture sulle colonne.
A completare l’evento, i piani superiori della galleria ospitano opere in marmo, frammenti e busti dai colori vividi. Sodalite blu, Macaubas azzurro, Lapislazzuli blu, Rosa Portogallo, Nero del Belgio, Statuario bianco, Onice verde e Rosso Francia incarnano quella intensità di variazioni e di scelte cromatiche con le quali l’artista tinge tutti i suoi ricercati impianti scenografici.

Un gruppo di sculture che fanno parte del progetto VB MARMI saranno presentate, dal 3 giugno al 27 novembre, alla Biennale di Venezia, alle Tese dei Soppalchi, all'esterno del Padiglione Italia. 

VANESSA BEECROFT, Lia Rumma Gallery, Milan. June 7, 2011
Performance VB70
Photocredit Luca Forcignanò Serri


VANESSA BEECROFT, Lia Rumma Gallery, Milan. June 7, 2011
Performance VB70
Photocredit Luca Forcignanò Serri


Al centro della personale di Vanessa Beecroft nella Galleria Lia Rumma di Napoli, che segue solo di qualche giorno la mostra milanese, le videoproiezioni di VB 66 e VB 67, realizzate dall’artista nel 2010, rispettivamente al Mercato Ittico di Napoli e agli Studi Nicoli di Carrara e i lavori fotografici, perlopiù di grandi dimensioni, tratti dalla prima performance.
Quando, a febbraio dello scorso anno, Vanessa Beecroft per VB 66 ha restituito per un giorno Palazzo Cosenza, sede del Mercato Ittico di Napoli, agli sguardi di un pubblico entusiasta e particolarmente numeroso, la città partenopea ha avuto in dono un “monumento transitorio”.
43 modelle interamente dipinte di nero, 21 calchi in gesso di donne a grandezza naturale e circa 60 frammenti anatomici hanno ordito una composizione complessa che ha occupato il centro dell’edificio su un insolito palcoscenico assemblato con i grandi tavoli in marmo e i banchi in metallo del mercato. In una perfetta complementarietà di naturale e artificiale, i corpi e i loro doppi ricoperti di una coltre di nero, particolarmente efficace nell’elevare il tono drammatico della scena, hanno rievocato le statue bronzee ercolanensi e i corpi ritrovati a Pompei sotto la cenere del vulcano, così come la fragilità del corpo e le sue mutilazioni.
Il confronto con l’antico e le sue forme ha assunto sfumature diverse e un’altra affascinante concretezza nelle opere tratte dalla performance VB 67.
Teatro dell’evento, realizzato nell’ambito della XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara, è stato lo Studio Nicoli, tra i più antichi laboratori di lavorazione del marmo della città toscana. I monumentali gessi e le modelle nude hanno costruito una rappresentazione dalla sacralità fragile e malinconica, dove la bellezza transeunte è stata matrice ed esito di ogni azione.
“L’accostamento forzato tra la vita e il calore delle modelle e il freddo e l’immobilità della pietra” – ha detto l’artista – ha messo in risalto la malinconia e il fascino della scultura”.
Ed è proprio la scultura il genere che recentemente l’artista ha preso ad esplorare e a “ridefinire” insieme alla pratica performativa, sempre più indagine e sintesi di quel terrain vague che unisce “le arti del tempo e arti dello spazio”. I video delle due performances VB 66 e VB 67 appaiono non a caso fitti anche di rimandi cinematografici: echi pasoliniani nella fissità del campo di molte inquadrature, atmosfere alla Antonioni nei silenzi inquieti e rarefatti delle modelle.

Vanessa Beecroft, VB66.116, 2010-2011
C-Print with Diasec. 
178x221 cm
Edition of 6
Courtesy Lia Rumma

A double personal exhibition devoted to the work of the artist Vanessa Beecroft will be held in the Lia Rumma Galleries in Milan and Naples.
The Lia Rumma Gallery in Via Stilicone,
Milan will host two events: VB70 and VB MARMI (works in marble). On the ground floor of the gallery, the performance VB70 will be given to mark the opening of the exhibition. About ten nude models, body-statues with slow, fragmented movements, will perform among marble bases, blocks of uncut stone and new sculptures depicting female bodies, creating a single, striking sculptural group. The relationship between the transitory nature of the performance - calibrated yet fleeting - and the polished stillness of the sculptures is the common thread that also runs through the latest events created by Vanessa Beecroft.This turning point in her work is completely consistent with her previous projects which began in 2008 when, in the apse of the Church of the Spasimo in Palermo, 27 models covered in white mingled with 13 plaster casts, giving rise to a stunning tableau vivant imbued with icy pathos. By pursuing this theme in her subsequent works with her customary attention to formal detail, this turning point marks a new formulation of the relationship with the history of art and its infinite wealth of beauty and evocative power.
Beecroft also conducts an acute investigation of the body, beauty and female identity. There is a lurking temptation to strike a celebratory note or to create an atmosphere of rhetorical monumentality due to the preciousness of the materials chosen for the performance. However, this risk is shattered by the painful incompleteness of the fragments, the assembly of the various marble inserts that virtually become a collage, and by the way the sculptures are perched, elegantly yet precariously, on the columns.
To complete the event, the upper floors of the gallery contain works in marble, fragments and busts in vivid colours. Sodalite blue, Macaubas sky blue, lapis lazuli, Rosa Portogallo (Portuguese pink marble), Belgian black, Statuary white, green onyx and French red ochre embody the intensity of the variations and chromatic choices with which the artist tinges all her refined backdrops.



A group of sculptures that form part of the project entitled VB MARMI (VB Works in marble) will be presented from 3 June to 27 November at the Venice Biennale in the Tese dei Soppalchi, outside of the Italian Pavilion.  

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The personal exhibition of Vanessa Beecroft’s work in the Lia Rumma Gallery in Naples is to open only a few days after the exhibition devoted to the artist in Lia Rumma’s Milan gallery. The heart of the exhibition will consist of the video projections VB 66 and VB 67, made by the artist in 2010 at the Mercato Ittico (fish market) in Naples and the Studi Nicoli in Carrara respectively, and her photographs, mainly large-scale works, taken from the first of the two performances.
In February last year, when Vanessa Beecroft performed VB 66 at Palazzo Cosenza, the premises of the Naples Fish Market, in front of an enthusiastic and particularly numerous audience, the city was presented with a “transitory monument”. 43 models painted entirely in black, 21 life-size plaster casts of women and about 60 anatomical fragments went to make up a complex composition that occupied the centre of the building on an unusual stage assembled from large marble tables and metal counters of the market. In a perfectly complementary combination of nature and artifice, the bodies and their doubles covered with a blanket of black proved to be a particularly effective way of raising the dramatic tone of the scene. They re-evoked the bronze statues of
Herculaneum and the bodies discovered at Pompeii buried under the ash of the volcano, as well as the fragility of the body and its mutilations.
The comparison with the ancient world and its forms took on other shades of meaning and another fascinating guise in the works taken from the performance VB 67. The event was part of the 14th International Biennial of Sculpture at
Carrara. It was staged in the Studio Nicoli, one of the oldest marble workshops in the Tuscan city. The imposing plaster casts and the nude models created a representation of fragile and melancholic sacredness, where transient, fleeting beauty was the origin and outcome of every action. “The unnatural juxtaposition between the life and warmth of the models and the cold stillness of stone”, says the artist, “ highlights the melancholy and fascination of sculpture”. Sculpture is the genre that the artist has recently been exploring and “redefining”, together with performance art, in what has increasingly become an investigation and synthesis of the terrain vague that unites “the arts of time and the arts of space”. Not unexpectedly, the videos of the two performances VB 66 and VB 67 are full of references to cinema: echoes of Pasolini’s films emerge in the fixedness of the background of much of the framing, while atmospheres reminiscent of Antonioni’s work appear in the uneasy and rarefied silences of the models. 

Galleria Lia Rumma Newsletter


VANESSA BEECROFT ALTRI EVENTI

54a. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia

Vanessa Beecroft invitata da Linda Nochlin
Spazio esterno Padiglione Italia - Tese dei Soppalchi

Opening Preview 3 giugno 2011
4 giugno – 27 novembre 2011


“Artificio e bellezza: tecnica e natura”


conversazione tra 
Vanessa Beecroft e Luigi Zoja
modera Valeria Cantoni

martedì 31 maggio 2011 ore 18.30
Deutsche Bank
Piazza del Calendario, 3 – Milano




7.5.11

Marché des Enfants Rouges, Paris




















Le 3e arrondissement di Parigi festeggia i 10 anni della riapertura du Marché des Enfants Rouges!
Creato nel 1615, il mercato più vecchio di Parigi, deve il suo nome al colore dell’uniforme dei giovani ospiti dell’orfanotrofio, fondato da Margherita di Navarra nel 1534.
Ceduto alla città di Parigi nel 1912 è considerato monumento storico dal 1982.
Cinque secoli dopo la sua creazione, questo mercato, è diventato il cuore pulsante della vita del quartiere ed i suoi abitanti lo chiamano “la piazza del villaggio”.
Chiuso per sei anni e riaperto nel novembre del 2000, questo spazio copertro di 2000mq, ha riscoperto la sua vocazione grazie all’ostinata volontà degli abitanti del quartiere ed al sostegno di tutta l’equipe comunale riunita intorno al presidente del 3e arrondissemet, Monsieur Pierre Aidenbaum, che nel 1995 si oppose all’abbattimento di questa struttura.
Testo a cura del comune del 3e arrondissement
Tutte le foto del mercato




















10 ans du Marché des Enfantes Rouges
 
Créé en 1615, le plus vieux marchè de paris, doit son nom à la couleur de l’uniforme des jeunes pensionnaire de l’orphelinat, créé par Marguerite de Navarre en 1534.
Cedé à la Ville de Paris en 1912 et inscrit à l’inventaire de Monuments historiques en 1982, ce marché est devenu, cinq siècles plus tard, le cœur vibrant de la vie du quartier, « la place du village », comme l’appellent les habitants.
Fermé six ans et rouvert en novembre 2000, cet espace de 2000 m² n’a recouvré sa vocation première que grâce à la volonté opiniâtre des habitants et au soutien de toute l’équipe municipale, réunie autour de Pierre Aidenbaum, qui s’était opposé en 1995 à sa destruction.

Texte par la Mairie du 3e arrondissement
Toutes les photos du Marché des Enfants Rouges