...Whether we are blind to the artist’s works and the poet’s
words remain unread, we know that when all is cast to the wind, art will go on.
Anselm Kiefer, 2011
“Che cos’è la storia? La storia non esiste in modo obiettivo. È puramente soggettiva.
È nelle mani degli artisti, come lo era nelle mani di Dio nella Genesi.
Anselm Kiefer, 2011
“Che cos’è la storia? La storia non esiste in modo obiettivo. È puramente soggettiva.
È nelle mani degli artisti, come lo era nelle mani di Dio nella Genesi.
È ciò
cui, innanzitutto, si deve dare forma. Che cosa fa l’artista? Disegna
connessioni. Tesse l’invisibile trama tra le cose. Si tuffa nella storia, sia
essa la storia del genere umano, la storia geologica del pianeta o l’inizio e
la fine dell’universo conosciuto. Per la scienza o la politica l’arte non ha un
uso tangibile; eppure, senza l’arte non c’è nulla. Che siamo indifferenti al
lavoro degli artisti, o che le parole del poeta rimangano non lette, sappiamo
che quando tutto sarà finito, l’arte continuerà."
Anselm Kiefer, 2011
Anselm Kiefer, 2011
Der Fruchtbare Halbmond,
2009 - Acrylic, oil, shellac and
sand on canvas - Cm 430x760x8
Courtesy
Lia Rumma Gallery |
La Galleria
Lia Rumma di Milano inaugura la sua nuova stagione espositiva il 15 settembre
2012 con la mostra Der
fruchtbare Halbmond / La Mezzaluna fertile, dell’artista tedesco Anselm Kiefer.
Un progetto che si presenta immaginifico ed eloquente per la molteplicità e la ricchezza dei rimandi sottesi, per quel che evoca e per l’eterogeneità dei mezzi linguistici con cui si manifesta.
Ancora una
volta Kiefer, nella sua inesausta tensione creativa “si tuffa nella storia” e
immette lo sguardo – il suo, il nostro sguardo – là dove la civiltà è nata, in
quel lembo di terra che dall’antico Egitto si estendeva fino alla Mesopotamia.
Non è la nostalgia ad animare la sua ricerca, quanto il bisogno di interrogare
quel mondo, i suoi regni, le sue città e la materia fragile delle sue
architetture. Nei paesaggi argillosi e fangosi che aprono la mostra,
disseminati di rovine e di vestigia di antichi edifici, Kiefer restituisce
frammenti di passato all’uso dei nostri pensieri. Ciò che precipita non
viene dimenticato, messo da parte, ma è luogo ancora aperto di costruzione del
sapere futuro e di confronto tra oriente e occidente.
Appare
chiara, nei tre lavori intitolati alla Mezzaluna Fertile, la straordinaria
capacità dell’artista di catturare, rinnovandola, l’energia che si sprigiona in
quel mondo babelico insieme al valore assunto dalla dispersione e dal caos.
Ne è ulteriore testimonianza la suggestiva scultura Bavel Balal Mabul: una vecchia macchina tipografica dalla quale fuoriescono lingue di piombo che corrono in ogni direzione, generando una eco prolungata e inarrestabile di immagini di costruzioni architettoniche e di torri, ancora. Alcuni degli episodi chiave del Libro della Genesi – la Torre di Babele, la confusione delle lingue, il diluvio – sintetizzati onomatopeicamente nel titolo della scultura, si offrono come paradigmi della creazione tout court, della nascita del linguaggio e della ricchezza della differenza.
Ne è ulteriore testimonianza la suggestiva scultura Bavel Balal Mabul: una vecchia macchina tipografica dalla quale fuoriescono lingue di piombo che corrono in ogni direzione, generando una eco prolungata e inarrestabile di immagini di costruzioni architettoniche e di torri, ancora. Alcuni degli episodi chiave del Libro della Genesi – la Torre di Babele, la confusione delle lingue, il diluvio – sintetizzati onomatopeicamente nel titolo della scultura, si offrono come paradigmi della creazione tout court, della nascita del linguaggio e della ricchezza della differenza.
Ma se
compito dell’artista è anche “disegnare connessioni”, “tessere l’invisibile
trama tra le cose”, i lavori della nuova serie The shape of
ancient thought,
evocano sincretiche intese tra tempi e pensieri solo apparentemente distanti.
Le affinità tra la filosofia greca presocratica e la sapienza indù, indagate da
Thomas McEvilley in un saggio del 2002, prendono forma attraverso quel processo
di elettrolisi sperimentato per la prima volta dall’artista in occasione della
personale veneziana presso la Fondazione Vedova nel 2011. Le opere si
presentano come velari di piombo – materiale per antonomasia del laboratorio
artistico di Kiefer – su cui immagini fotografiche di templi greci e templi
indiani si confondono sotto gli effetti dell’azione chimica, in un’assoluta
circolarità tra energia che trasforma la materia e memoria, sostanza
incandescente della storia e della natura umana.
Al lessico alchemico allude anche Il mistero delle cattedrali con cui l’artista celebra la sfuggente figura di Fulcanelli, autore nel 1926 di uno dei testi chiave dell’interpretazione della Grande Opera.
Al lessico alchemico allude anche Il mistero delle cattedrali con cui l’artista celebra la sfuggente figura di Fulcanelli, autore nel 1926 di uno dei testi chiave dell’interpretazione della Grande Opera.
Anselm
Kiefer nasce nel 1945 a Donaueschingen, Germania. Fino al 1993 lavora a Buchen,
Germania. Nel 1993 si trasferisce a Barjac, Francia. Dal 2007 vive e lavora a
Parigi. Le sue opere sono esposte nei più importanti musei del mondo e nelle
più prestigiose collezioni private. Nell'ottobre del 2007 tre dei suoi lavori
sono entrati a far parte delle collezioni del Louvre. Nel 1999 ha ricevuto a
Tokyo, dalla Japan Art Foundation, il Praemium Imperiale Award e nel 2008 il
Peace Prize della Fiera del Libro di Francoforte, assegnato per la prima volta
ad un artista. Nel 2010 gli è stata assegnata la cattedra di Création
artistique al Collège de France.
La prima personale di Anselm Kiefer da Lia Rumma risale al 1992. Da allora, la collaborazione si è sempre più consolidata, raggiungendo uno dei suoi momenti apicali nella realizzazione dei Sette Palazzi Celesti, installazione permanente con cui nel 2004 l’Hangar Bicocca di Milano ha inaugurato le sue attività.
La prima personale di Anselm Kiefer da Lia Rumma risale al 1992. Da allora, la collaborazione si è sempre più consolidata, raggiungendo uno dei suoi momenti apicali nella realizzazione dei Sette Palazzi Celesti, installazione permanente con cui nel 2004 l’Hangar Bicocca di Milano ha inaugurato le sue attività.
“What
is history? History does not exist in an objective manner. It is purely
subjective. It is in the hands of artists, as it was in the hands of God in
Genesis. It is that thing which must, in the first instance, be given form.
What does the artist do? He draws connections. He ties the invisible threads
between things. He dives into history, be it the history of mankind, the
geological history of the Earth or the beginning and end of the manifest
cosmos. For science and politics, art has no tangible use, and yet without art
there is nothing. Whether we are blind to the artist’s works and the poet’s
words remain unread, we know that when all is cast to the wind, art will go on.
Anselm Kiefer, 2011
Anselm Kiefer, 2011
Galleria Lia
Rumma in Milan is opening its new exhibition season on September 15, 2012 with Der fruchtbare
Halbmond / The Fertile Crescent, an exhibition of works by German artist Anselm Kiefer.
A stunningly imaginative, eloquent project which reveals an extraordinary wealth of underlying cross-references, with all that they evoke and the diversity of artistic means used to express them.
Once again, with his boundless creative tension, Kiefer “dives into history” and plunges his eye – his, as well as ours – into civilization’s birthplace, the strip of land that stretched from Ancient Egypt all the way to Mesopotamia. His research is not inspired by nostalgia but rather by the need to question that world, with its kingdoms and cities, and the fragile material of its architectures. In the clayey, muddy landscapes that open the exhibition, dotted with ruins and the remains of ancient buildings, Kiefer restores fragments of the past for our thoughts’ use. What falls is neither forgotten nor set aside, but becomes the still-open place where future knowledge is built, and where East and West can come together.
The three works named after the Fertile Crescent clearly reveal the artist’s extraordinary ability to capture and give new life to the energy that bursts forth from that Babelic world together with the value acquired by dispersion and chaos.
Further confirmation of this can be seen in the spellbinding sculpture Bavel Balal Mabul: an old printing press from which leaden tongues emerge, racing off in all directions, generating an endless, unstoppable echo of images depicting architectural constructions and towers. Some key episodes of the Book of Genesis – the Tower of Babel, the confusion of languages, the Flood – are onomatopoeically summed up in the title of the sculpture and offered quite simply as paradigms of creation, of the birth of language and of the wealth of difference.
Yet while the artist’s task is also to “draw connections” and “tie the invisible thread between things”, the works in the new series, The Shape of Ancient Thought, conjure up syncretic understandings between time and thoughts that are only apparently far removed. The affinities between pre-Socratic Greek philosophy and Hindu wisdom, as investigated by Thomas McEvilley in his 2002 essay, acquire form in the process of electrolysis that the artist first experimented with during his solo exhibition at Fondazione Vedova in Venice in 2011. The works appear as curtains made of lead – the material par excellence of Kiefer’s artistic workshop – on which photographs of Greek and Indian temples are blurred together by the effects of chemicals. This creates an absolute circularity between the energy that transforms matter and memory, which is the incandescent substance of history and of human nature.
Allusions to the lexicon of alchemy also appear in The Mystery of the Cathedrals, the artist’s homage to the fleeting figure of Fulcanelli, who in 1926 wrote one of the key texts for the interpretation of the Great Work.
Anselm
Kiefer was born in Donaueschingen, Germany, in 1945. He worked in Buchen,
Germany, until 1993, when he moved to Barjac, France. Since 2007 he has lived
and worked in Paris. His works are on show in the world’s leading museums and
are included in the most prestigious private collections. In October 2007 three
of his works entered the Louvre collection. In 1999 he received the Praemium
Imperiale Award from the Japan Art Foundation in Tokyo and in 2008 the
Peace Prize of the Frankfurt Book Fair, the first time it was awarded to an
artist. In 2010 he was granted the Chair of Création Artistique at the Collège
de France.
Anselm Kiefer held his first solo exhibition at Lia Rumma in 1992. Since then their partnership has grown ever stronger, reaching a crowning point with the creation of the Seven Celestial Buildings, the permanent installation which the Hangar Bicocca of Milan opened with in 2004.
Anselm Kiefer held his first solo exhibition at Lia Rumma in 1992. Since then their partnership has grown ever stronger, reaching a crowning point with the creation of the Seven Celestial Buildings, the permanent installation which the Hangar Bicocca of Milan opened with in 2004.
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